Coronavirus Basilicata: “Piano di monitoraggio per positivi, centrale operativa per tracciamento contatti. Mettere in sicurezza il lavoro”. Le richieste

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa:

“Occorre da subito che la Basilicata si doti di un serio piano di monitoraggio costante che contenga specifiche misure di identificazione e gestione dei contatti al fine di ottenere un tracciamento precoce dei casi e provvedere con immediatezza al relativo trattamento.

Serve personale, addetti dedicati al trattamento, ma anche strumenti tecnologici adeguati.

Allo stesso tempo, chiediamo al mondo del lavoro maggiore responsabilità a tutti i livelli, innalzando il livello di protezione, specie per gli operatori sanitari, che devono effettuare in maniera ciclica lo screening per evitare cluster all’interno delle strutture sanitarie, a difesa dei lavoratori e degli stessi pazienti.

Mettere in sicurezza il lavoro è una garanzia per tutti e l’impegno delle organizzazioni sindacali deve proseguire nel pungolare le aziende e le istituzioni, lavorando insieme, per assicurare tutele adeguate per tutte e tutti, lavoratori e cittadini.

Per realizzare questi obiettivi riteniamo indispensabile sottrarre alle lungaggini della burocrazia regionale l’emergenza Covid e la realizzazione di una cabina di regia esclusivamente dedicata all’emergenza, senza commistioni con altre pur importanti responsabilità regionali e con un coordinamento che risponde direttamente al governatore.

Accanto alla cabina di regia si può realizzare una centrale operativa dedicata al contact tracing (tracciamento dei contatti) e al monitoraggio dei dati che rimuova le lentezze e le difficoltà attuali e che sia di supporto ai dipartimenti di prevenzione che sono oggettivamente in grande difficoltà.

Tra le priorità individuate dalla Cgil, la possibilità di disporre di strutture, anche alberghiere qualora non si trovassero altri immobili idonei, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e in isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.

Non si può più navigare a vista e inseguire l’emergenza, dopo nove mesi di pandemia è inaccettabile.

Un conto è l’imprevedibilità dovuta a un virus sconosciuto, che si sta rivelando pian piano da un punto di vista scientifico, un altro conto è farsi trovare preparati a ogni evenienza, cosa che in Basilicata non è ancora avvenuta.

Torniamo a ribadire la necessità di una forte azione di coordinamento tra tutte le strutture sanitarie, i soggetti sociali e gli operatori per definire un intervento strutturale su cui destinare risorse e personale”.