Bonus 150 euro in arrivo: ecco chi può fare la domanda

Importanti novità sul fronte dei bonus sociali.

Come fa sapere Today nel dettaglio:

“Nel decreto aiuti ter approvato dal consiglio dei ministri di venerdì 16 settembre, il governo Draghi ha stanziato circa 3,2 miliardi per il bonus 150 euro, il sussidio una tantum pensato per far riguadagnare in parte potere d’acquisto a lavoratori e pensionati, dopo l’aumento generalizzato dei prezzi negli ultimi mesi.

Si stima che la platea di beneficiari includerà circa 22 milioni di cittadini: lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori co.co.co., lavoratori domestici, disoccupati, percettori del reddito di cittadinanza, dottorandi autonomi con e senza partita Iva che nel 2021 hanno percepito un reddito lordo complessivo inferiore a 20mila euro.

Anche se il nuovo decreto non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale, sono state infatti confermate tutte le categorie che nei mesi scorsi hanno beneficiato del bonus 200 euro, pur introducendo dei requisiti differenti.

E anche i disoccupati avranno diritto alla nuova indennità.

Nel dettaglio, per avere diritto al bonus 150 euro in busta paga bisogna avere un reddito annuo inferiore ai 20mila euro (stipendio medio di 1.538 euro lordi), anziché 35mila, come era stato per il bonus 200 euro. Come detto, il rinnovo della misura riguarda anche i disoccupati, ma soltanto i percettori della relativa indennità.

Anche questi, se soddisfano determinati requisiti, avranno diritto al bonus 150 euro che verrà pagato nei prossimi mesi, a partire da novembre. Non basta lo “status” di disoccupato per avere diritto al bonus 150 euro.

Il bonus 150 euro per i disoccupati

Tale misura, infatti, spetta solo a coloro che nel mese di novembre hanno beneficiato di una delle prestazioni previste dagli articoli 1 (Naspi) e 15 (Dis-coll) del decreto legislativo n. 22 del 4 marzo 2015.

In alternativa, ne hanno diritto coloro che nel corso del 2022 (non c’è un mese specifico) hanno percepito o percepiscono l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021.

I disoccupati che nel mese di novembre risultano titolari di indennità di disoccupazione Naspi o Dis-coll non devono presentare domanda per avere diritto a questi ulteriori 150 euro. A differenza di altre categorie, infatti, l’accredito avviene d’ufficio da parte dell’Inps.

Il sussidio una tantum di 150 euro in favore dei disoccupati viene pagato dopo gli invii delle denunce di lavoro: questo perché l’Inps dovrà verificare che nessun percettore di Naspi, Dis-coll o indennità di disoccupazione agricola abbia beneficiato del bonus sotto altro titolo.

È probabile che il pagamento slitti al 2023, mantenendo lo stesso lasso di tempo del bonus 200 euro.

Il caso del reddito di cittadinanza

E chi è senza lavoro ma al contempo non percepisce neppure la Naspi o la Dis-coll, può percepire il bonus 150 euro? Dipende se si appartiene ad altre categorie: per esempio se si ha diritto al reddito di cittadinanza. Se in un nucleo familiare ci sono disoccupati e non sono presenti componenti che hanno beneficiato del bonus individualmente, l’Inps provvederà a caricare 150 euro sulla ricarica del mese di novembre 2022. Anche in questo caso non serve presentare la domanda, perché il pagamento avviene d’ufficio, ed è per l’intero nucleo e non singolo.

Lavoratori stagionali e disoccupati con assegno sociale

Un altro caso in cui i 150 euro spettano anche se si è attualmente disoccupati è quello del lavoratore stagionale, a tempo determinato e intermittenti, che nel 2021 ha svolto la prestazione lavorativa per almeno 50 giornate.

Un requisito essenziale per poter fare la domanda all’Inps (in questo caso il bonus è erogato su richiesta dell’interessato) è aver percepito un reddito, sempre nel periodo d’imposta 2021, non superiore a 20mila euro.

Il bonus 150 euro spetta anche a coloro che sono disoccupati ma allo stesso tempo (al 1° ottobre 2022) percepiscono l’assegno sociale, oppure un assegno di pensione per invalidi civili, ciechi e sordomuti.

Il pagamento, d’ufficio, è previsto per il mese di novembre. Anche in questo caso, l’indennità spetta a patto che il reddito percepito nel 2021 risulti inferiore ai 20mila euro.

In sintesi, la maggior parte delle categorie di beneficiari per cui è previsto l’indennizzo lo riceveranno automaticamente.

A dover presentare una domanda, oltre agli stagionali, saranno i lavoratori co.co.co., i dottorandi e gli assegnisti di ricerca, che dovranno dimostrare di non essere titolari del bonus 200 euro, di non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e di avere un reddito fino a 20mila euro”.