Basilicata, mamme preoccupate per la riapertura delle scuole scrivono a Bardi: “Non le sembra una decisione sconsiderata?”

Riceviamo e pubblichiamo l’appello al Presidente Bardi, del Comitato mamme libere (per la Tutela dei Figli), preoccupate per il provvedimento della riapertura delle scuole il 9 dicembre:

“Presidente Bardi,

le scriviamo in quanto, siamo genitori, mamme preoccupate per la riapertura della scuola.

Leggiamo che, in questi giorni, i numeri del contagio covid-19, nonostante siano ancora molto alti, la sua giunta ha deciso di riaprire le scuole, il giorno 9 dicembre.

Visto che a Policoro (MT), questo numero è decisamente allarmante, ma il nostro sindaco, fin’ora non ha inteso prendere nessuna decisione a riguardo, “se non viene impartita dall’alto”, chiediamo a lei di difendere la nostra salute, senza costringere i cittadini ad una decisione drastica, come quella di privilegiare lo studio, o la salute, visto che ora la DAD, le tutela tutte e due.

Per questo, dovrebbe pensare al bene dei cittadini, e di preservare la salute dei bambini.

Anche l’UE, sta consigliando di anticipare le vacanze, invece dopo la sua decisione, saranno OBBLIGATI, ad andare a scuola, per circa una decina di giorni prima delle vacanze natalizie.

Non le sembra una decisione sconsiderata?

Così facendo, ci sta togliendo anche la speranza di stare con i nonni, il giorno di Natale!

Da quando si sta attuando la DAD, i ragazzi/bambini, non escono di casa, rispettando tutte le regole previste, dai vari dpcm, soprattutto se hanno dei nonnini che amano, e che non vogliono mettere in pericolo, per nessun motivo.

Avviene tutto il contrario di quello che volete far credere, e cioè: i ragazzi sono molto responsabili, evitano gli assembramenti!

Se poi, per giustificare, i vostri “incauti” provvedimenti, cercate sempre un capro espiatorio, come dice qualcuno: “i ragazzi, se non vanno a scuola, vanno nei centri commerciali “, ma quando mai?

Ovvio che ci sono sempre, persone, ragazzi e genitori negazionisti, o poco rispettosi delle regole, ma non sono, per fortuna, la maggior parte della popolazione.

Detto ciò, le chiediamo di prolungare la chiusura delle scuole, fino a gennaio, solo se la situazione dovesse essere più favorevole, e che i trasporti siano organizzati meglio, per evitare assembramenti, vietati dai vari ordinamenti governativi.

Non ci tolga, anche a Natale, quel poco di serenità!

Aspettiamo una sua risposta, non faccia finta di nulla, si tratta di una questione importante ed urgente!”.