A Matera domani la mostra inerente la storia delle donne lavoratrici! Le immagini

Ideata da Poste Italiane ed esposta per la prima volta nel Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa, la mostra “Immagini di lavoratrici triestine, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento”, sarà presente a Matera dal 14  Giugno.

La mostra che vede la collaborazione della Rete Espansioni, Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea, prende le mosse da una ricerca tra immagini aventi come tema il duro lavoro delle donne.

Attraverso 60 manifesti si dispiega la storia delle donne dell’epoca che per scampare alla povertà si sono cimentate, con tenacia e determinazione, nei mestieri e nelle professioni più disparte.

Un lungo cammino di emancipazione che le ha viste, per evitare la strada, impegnate in diverse professioni: dalla fabbrica, all’ufficio, nei campi, in ospedale come infermiere o nelle vesti di autisti di un tram.

All’intero di questo scenario, sarà possibile visionare immagini d’epoca che tracciano il loro riscatto anche all’interno di Poste Italiane.

Dalle prime testimonianze visive delle telegrafiste sino ai giorni nostri, dove la tecnologia ha ridefinito anche i confini di questa professione.

Poste Italiane, ad oggi, tra il proprio personale può contare su un ingente personale femminile, la cui soglia supera il 50%

Dopo il grande successo ottenuto a Trieste, la rassegna di Poste Italiane arricchitasi via via di ulteriori elementi, ha catturato l’attenzione di molte Università italiane (Udine, Trento, Rovereto, Lagonegro e Laurenzana).

Patrocinata dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane e con il supporto del Comitato Unico di Garanzia (CUG) delle Università degli Studi della Basilicata di Udine e di Trento, rappresenta uno degli eventi più salienti della Rassegna “Matera 2019 – Capitale Europea della Cultura delle Differenze”.

Istituita dall’Ufficio della Consigliera di Parità Regionale sarà anticipata da un workshop dal titolo “Donne e lavoro – Tutele e dignità”.