80 tonnellate di amianto a Ferrandina: ecco le ultime novità

“Erano anni che questi sacchi erano depositati in quest’area ed erano anni che nessuno aveva fatto nulla. È un problema che si è affrontato e si è risolto”.

Queste le parole dell’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa, che nel pomeriggio ha effettuato un sopralluogo in contrada Finocchio, a Ferrandina, per verificare le attività di messa in sicurezza dei sacchi di amianto abbandonati da oltre vent’anni, nel terreno a ridosso della strada statale Basentana.

I lavori di bonifica, le modalità di rimozione, trasporto e smaltimento dei 97 big bags di rifiuti contenenti amianto, sono stati illustrati all’assessore Rosa, giunto sul posto insieme al consigliere regionale Giovanni Vizziello, da Claudio Casella, responsabile della Fibroservice che è aggiudicata i lavori.

Al sopralluogo erano presenti il sindaco di Ferrandina, Gennaro Martoccia, e l’assessore comunale all’Ambiente, Maria Murante.

Ha ricordato l’assessore regionale all’Ambiente:

“Per consentire la rimozione dei sacchi non sono serviti neanche tanti denari.

Molte volte la mancanza di denari è un alibi per non fare.

Le soluzioni ai problemi si ottengono se c’è la volontà di volerli risolvere. L’ambiente e la salute dei cittadini prima di tutto”.

Tra amianto compatto e amianto friabile, sono circa 80 le tonnellate che la ditta specializzata conta di dover smaltire.

Molti i big bags con segni di lacerazioni evidenti, dovuti alla lunga esposizione alle intemperie e anche ad un recente incendio di origine ignota.

Accanto alla rimozione dei sacchi, la cui pericolosità era stata certificata da una relazione dell’Ispra al Ministero dell’Ambiente, Fibroservice provvederà anche al campionamento all’interno anche nel sottosuolo per verificare l’eventuale contaminazione da fibre da amianto negli strati sottostanti il materiale pericoloso.

Tutto, insomma, come hanno potuto verificare di persona l’assessore Rosa e il consigliere regionale Vizziello, procede secondo quanto previsto dal progetto di bonifica e messa in sicurezza dell’area presentato dal Comune di Ferrandina e finanziato dalla Regione Basilicata.

Ha commentato, visibilmente soddisfatto, il consigliere Giovanni Vizziello:

“Questa è una bonifica fortemente voluta e finalmente arrivata, dopo decenni di assenza anche della politica.

I problemi ambientali rappresentano una priorità e la prima mission per un classe politica che abbia il senso della responsabilità.

Oggi partiamo da questo sito, ma il programma ha un respiro più ampio.

La prossima tappa è la Materit”.

E a proposito della fabbrica dei veleni che da decenni attende la bonifica e la rimozione degli 800 sacchi di polvere d’amianto che mettono a rischio la salute dei cittadini e dei lavoratori delle aziende circostanti, l’assessore Gianni Rosa rassicura:

“È una questione che stiamo affrontando di petto.

Ieri siamo stati al Ministero dell’Ambiente, a Roma.

Abbiamo smosso le acque.

È stato sottoscritto un crono programma che ci impegniamo a rispettare.

È importante partire col cantiere e avviare a soluzione un problema ambientale e di salute pubblica che da troppi anni attende di essere avviato a soluzione”.