Una buona notizia per le famiglie beneficiarie degli Assegni al Nucleo Familiare (ANF): a partire dal 1° luglio 2025, gli importi aumenteranno dello 0,8% grazie all’adeguamento annuale previsto dall’indice Istat dei prezzi al consumo (FOI).
L’annuncio come fa sapere dayitalianews è stato formalizzato dall’INPS attraverso la circolare n. 92 del 2025, pubblicata il 19 maggio.
L’aumento resterà valido fino al 30 giugno 2026, data in cui è previsto il prossimo aggiornamento.
L’aggiornamento degli importi si basa sulla perequazione automatica in funzione della variazione dei prezzi al consumo rilevata dall’Istat.
Oltre all’aumento degli assegni, viene previsto anche un adeguamento delle soglie di reddito, che determina l’accesso al beneficio.
Le nuove tabelle con tutti i dettagli sugli importi mensili aggiornati sono consultabili nel documento ufficiale INPS (circolare n. 92), disponibile in formato PDF sul sito dell’Istituto.
Gli ANF sono destinati ai nuclei familiari con redditi inferiori a determinati limiti. Con l’introduzione dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico, questa misura resta attiva esclusivamente per nuclei privi di figli, e in particolare per quelli composti da:
- coniugi senza figli,
- fratelli, sorelle o nipoti, anche in presenza di soggetti inabili.
Per fare domanda, è necessario utilizzare il portale INPS, e l’erogazione dell’assegno avviene tramite bonifico bancario o postale.
Il calcolo dell’importo si basa su tre fattori principali:
- composizione del nucleo familiare,
- numero di componenti,
- reddito complessivo del nucleo.
Il diritto all’assegno decade nel caso in cui vengano meno le condizioni previste. È possibile presentare domanda anche per periodi arretrati, purché entro cinque anni dalla scadenza.
Gli ANF spettano a varie categorie di lavoratori, tra cui:
- lavoratori dipendenti del settore privato,
- lavoratori agricoli dipendenti,
- lavoratori di aziende fallite o cessate,
- titolari di prestazioni previdenziali derivanti da lavoro dipendente.
Anche i cittadini extracomunitari residenti in Italia possono beneficiarne.
In alternativa, devono avere un permesso di soggiorno valido o essere coperti da convenzioni internazionali con l’Italia.
L’incremento dello 0,8% riguarderà in particolare i seguenti tipi di nuclei familiari, secondo quanto indicato dall’INPS:
- Nuclei con maggiorenni inabili diversi dai figli,
- Coppie senza figli, ma con almeno un fratello, sorella o nipote inabile,
- Famiglie monoparentali senza figli con almeno un parente inabile,
- Nuclei senza figli,
- Nuclei monoparentali senza figli, con solo il richiedente inabile,
- Nuclei con un solo coniuge inabile e nessun altro componente inabile.
Questa rivalutazione rappresenta un importante adeguamento economico, volto a garantire maggiore equità e sostegno alle famiglie più fragili in un contesto economico reso difficile dall’inflazione.