Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026: “Un’occasione irripetibile. Da Regione e Ministero risorse concrete per valorizzare il titolo e lasciare un’eredità duratura”

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Domenico Bennardi, Consigliere comunale M5S – Matera:

“Matera è stata ufficialmente designata, insieme alla città marocchina di Tetouan, Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026.

Un risultato eccezionale, frutto di una candidatura lanciata e sostenuta con convinzione nel 2024, che oggi assume un profondo significato politico e culturale, in un tempo segnato da tensioni, conflitti e fragilità.

Non si tratta solo di un riconoscimento formale: è un’opportunità unica per Matera – e per l’Italia intera – di guidare un processo culturale e simbolico che metta al centro la pace, il dialogo, la cooperazione tra i popoli, attraverso la cultura, le arti e la diplomazia umana.

Per questo è fondamentale mettere a valore questo prestigioso titolo. Servono risorse adeguate, visione politica e volontà istituzionale.

La Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha stimato un fabbisogno minimo di 700.000 euro per garantire un programma culturale di qualità.

Ma per lanciare un piano duraturo, con iniziative che proseguano ben oltre il 2026, occorre puntare ad almeno 1 milione di euro complessivi.

Il Comune di Matera ha già fatto la sua parte, stanziando 500.000 euro: non può sostenere da solo questo impegno. È urgente che Regione Basilicata e Ministero della Cultura intervengano con risorse concrete.

Non servono strette di mano o passerelle a Matera, ma impegni tangibili e coerenti con l’importanza del riconoscimento ottenuto.

Accolgo positivamente la disponibilità espressa dal Ministro della Cultura, ma alle dichiarazioni devono seguire i fatti.

Il Mediterraneo ha bisogno oggi più che mai di luoghi simbolici capaci di generare cooperazione, non conflitto.

Matera ha tutte le carte in regola per giocare questo ruolo: città antichissima, crocevia di culture e rotte mediterranee fin dal Medioevo, già Capitale Europea della Cultura nel 2019, dispone oggi di un tessuto culturale vivo e ricchissimo.

L’Orchestra Sinfonica, le corali, le compagnie teatrali, i gruppi di musica popolare, linguaggi espressivi che risuonano nel “mare di mezzo”, insieme alle affinità enogastronomiche, dal grano duro al vino, sono risorse strategiche per costruire ponti tra le sponde del Mediterraneo.

Le arti, il pane, il dialogo: queste sono le armi da esibire e sostenere, non mine, carri armati o droni. È su queste che dobbiamo investire come Europa, come Italia, come Regione, se vogliamo davvero promuovere pace e cooperazione tra i popoli.

Il mio auspicio, da consigliere comunale e cittadino, è che questo riconoscimento non si esaurisca in un banale calendario di eventi, ma lasci una traccia concreta e duratura per la città. Ho già proposto, mesi fa, l’istituzione di un Forum Internazionale e Permanente per il Dialogo e la Cultura del Mediterraneo, con sede a Matera: un luogo stabile di incontro e confronto tra culture, esperienze, civiltà mediterranee.

Matera è pronta. Ma servono risorse, visione e coraggio.

Regione e Ministero facciano la loro parte. E l’Amministrazione comunale, a partire dal Sindaco e dall’Assessore delegata Simona Orsi, si facciano portavoce a Potenza come a Roma di queste istanze”.