Gettare rifiuti per terra, Non pagare il biglietto, Consumare droghe: quanto sono gravi queste azioni? Ecco le risposte di oltre 1000 studenti lucani

Il Dipartimento Di Scienze Sociali dell’ Università Di Napoli Federico II attraverso il LIRMAC (Laboratorio Interdisciplinare di Ricerca su Mafie e Corruzione) e l’associazione Libera contro le mafie, attraverso i suoi presidi sul territorio, hanno condotto sul territorio lucano una ricerca plurimodale, integrata e innovativa, dandosi come obbiettivo quello di ricostruire le percezioni che il territorio ha della criminalità organizzata e delle forme di illegalità più generali ad essa collegate.

Lo spaccato che offre questa ricerca risulta focalizzato sui territori della Provincia di Potenza in cui, grazie alla collaborazione di Libera Basilicata, sono stati coinvolti 8 Istituti Scolastici, presenti nei comuni di:

  • Viggiano,
  • Melfi,
  • Maratea,
  • Rionero,
  • Lagonegro,
  • Marsico Nuovo,
  • Venosa,
  • Marsicovetere.

La centralità del significato “sostanziale” o sociale della legalità come “convivenza e rispetto degli altri”, o in altri termini come incarnazione del patto sociale siglato tra i cittadini trova conferma nel grado di gravità assegnato dagli intervistati a una serie di pratiche illegali, irregolari o antisociali.

Una volta individuati gli istituti, poi, si è proceduto alla somministrazione agli studenti di un questionario ad hoc finalizzato a ricostruire le loro immagini e rappresentazioni tanto del fenomeno mafioso, quanto delle varie forme di illegalità presente nei loro territori di provenienza.

Formulato su una batteria di 19 domande a risposta chiusa, il questionario è stato costruito in modo da ottenere, oltre ai dati sociodemografici utili a inquadrare la popolazione all’interno del contesto di riferimento, una descrizione dell’immagine che i ragazzi lucani hanno della legalità in generale (e della mafia in particolare) soprattutto in funzione di ciò che quotidianamente vivono nei loro paesi di residenza.

In tutto sono stati coinvolti 1171 studenti di età compresa tra i 14 e i 20 anni distribuiti tra la I e la V classe Superiore.

Nello specifico è stato loro chiesto quanto reputassero grave:

  • Non pagare il biglietto sui mezzi di trasporto
  • Non pagare le tasse
  • Comprare qualcosa sapendo che proviene da un furto
  • Gettare rifiuti per terra o sporcare luoghi pubblici
  • Comprare merce contraffatta
  • Consumare droghe come marijuana e hashish
  • Consumare droghe pesanti come cocaina
  • Fare infrazioni con motorini, automobili, monopattini
  • Prendere di mira/Bullizzare un compagno
  • Non denunciare un furto
  • Rivolgersi ad un politico per avere una raccomandazione
  • Costruire abusivamente edifici e immobili
  • Non fare correttamente la raccolta differenziata
  • Rivolgersi ad un conoscente per non fare la fila in un luogo pubblico Dai dati raccolti, infatti, emerge come gli intervistati considerino molto o abbastanza gravi determinate pratiche perché sanzionate non solo a norma di legge, ma anche socialmente.

Tra i comportamenti considerati più gravi registriamo al primo posto il consumo di droghe pesanti, seguito dal comportamento bullistico nei confronti dei compagni (nel primo caso il 56% degli intervistati lo considera “molto grave”; nel secondo caso prendere di mira o bullizzare un compagno è considerato “molto grave” dal 53% di loro).

Mentre invece è considerato poco grave non pagare il biglietto sui mezzi di trasporto e rivolgersi a un conoscente per evitare le file in luoghi pubblici (considerati comportamenti “poco gravi” rispettivamente dal 61% e dal 42% dei ragazzi); decisamente più grave invece è considerato rivolgersi a un politico per una raccomandazione (considerato abbastanza grave dal 40% degli intervistati).

Emerge inoltre il tema della sensibilità ambientale, testimoniata dal giudizio nei confronti dell’abusivismo edilizio e del non fare correttamente la raccolta differenziata (prevalgono le risposte “abbastanza o molto grave” nel primo caso, “abbastanza grave” nel secondo).

Abbastanza o molto grave è considerato anche gettare i rifiuti per terra o sporcare i luoghi pubblici.

Meno grave è considerato consumare droghe leggere.

La differenza netta tra droghe pesanti e leggere mostra orientamenti modulati in relazione alla percezione del danno sociale.

In molti considerano poco grave consumare droghe leggere, mentre ben diversa è la considerazione del consumo di droghe a maggiore rischio di dipendenza e di effetti antisociali come la cocaina.