ELISA HA 3 ANNI E RISCHIA DI MORIRE. L’ITALIA SI MOBILITA PER AIUTARLA: SERVE URGENTEMENTE UN…

Elisa ha 3 anni, ed è affetta da una forma rarissima di leucemia.

Da poco ha iniziato il quinto ciclo di chemioterapia, ma la terapia non sta portando i benefici sperati.

I suoi genitori sono disperati e per salvare Elisa è davvero una lotta contro il tempo.

Serve urgentemente un donatore. Se hai midollo condividi”: questo l’appello di papà Fabio, lanciato attraverso i social che è stato raccolto da tantissime persone, da numerose testate giornaliste e sedi ADMO.

Se hai fra i 18 e i 35 anni, peso corporeo non inferiore ai 50 kg e sei in buona salute diventare potenziali donatori di midollo osseo, che non equivale al midollo spinale, prevede soltanto un piccolo gesto d’amore.

Fai la tipizzazione:

Vai presso il centro trasfusionale più vicino e fatti tipizzare. Si tratta di un semplice prelievo gratuito, non occorre prescrizione medica.

I tuoi dati genetici verranno inseriti nel registro donatori. Donerai il midollo solo in caso di compatibilità, potrebbe essere per Elisa o per chiunque altro.

Si resta donatori fino a 55 anni.

Come avviene la donazione:

La donazione del midollo avviene in 8 casi su 10 tramite una trasfusione speciale e non occorre anestesia.

In casi rarissimi il midollo viene prelevato dalle ossa del bacino, in quel caso è necessaria un’anestesia.

Non voltarti dall’altra parte, tutti i bambini hanno il diritto di essere felici, di sognare, giocare e ridere senza motivo. Regaliamo ad Elisa il suo mondo a colori.

Il tuo dono potrebbe fare la differenza, potresti essere tu quell’unica possibilità a salvarle la vita.

Dopo l’appello lanciato sei giorni fa, sono giunte alcune precisazioni da parte del Centro Nazionale Trapianti:

“Il Centro Nazionale Trapianti  è in contatto diretto con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che ha in cura la piccola paziente.

Le condizioni cliniche della bimba, attualmente in trattamento farmacologico, sono stabili e non richiedono un trapianto di cellule staminali emopoietiche in condizioni di urgenza; come previsto dai protocolli clinici, in questo intervallo di tempo si è già proceduto a ricercare dei potenziali donatori.

Per la paziente sono stati già individuati alcuni donatari potenzialmente compatibili e altri sono in fase di studio. La ricerca sta comunque andando avanti per ricercarne uno con la massima compatibilità.

Si ricorda che la ricerca di un donatore volontario, nel caso in cui si rendesse necessaria questa terapia, è assicurata dal Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo- IBMDR che ha sede presso gli Ospedali Galliera di Genova.

Il Registro italiano è collegato ai Registri di tutto il mondo e procede ad interrogarli seguendo protocolli nazionali e internazionali, come avviene per ogni singolo paziente che ha bisogno di un trapianto.

Si rappresenta inoltre che, nel caso in cui non dovesse essere possibile identificare attraverso il Registro IBMDR un donatore idoneo e compatibile a causa delle caratteristiche genetiche della paziente, si può procedere lo stesso ad un trapianto utilizzando cellule staminali emopoietiche da un familiare parzialmente compatibile (altrimenti detto “trapianto aploidentico”).

La struttura presso cui la bimba è in cura risulta uno dei centri pediatrici a livello nazionale e internazionale con maggiore esperienza in questa particolare procedura.

Non volendo entrare nel merito degli appelli lanciati sui social network, riconoscendo la necessità di sensibilizzare i giovani ad iscriversi al Registro IBMDR e lavorando insieme alle associazioni di settore ADMO e ADOCES in questa direzione attraverso la promozione di eventi dedicati al reclutamento, si sottolinea che la donazione è un gesto di solidarietà e responsabilità civile che auspichiamo possa entrare nella quotidianità delle nuove generazioni a vantaggio di chiunque ne abbia bisogno e non come gesto finalizzato al singolo paziente.

Per chi è interessato a iscriversi al Registro IBMDR, può contattare il centro donatore più vicino.

Oppure può mettersi in contatto con le Associazioni di settore: ADMO e ADOCES”.

Ci auguriamo che anche dalla Basilicata giunga una forte risposta all’appello disperato dei genitori della piccola Elisa, che a soli 3 anni sta combattendo una grande battaglia, quella per la sopravvivenza.