Brutto incendio a Metaponto: ecco la storia di Lara che non ha esitato a mettere a rischio la propria vita per salvare un’amica, la sua famiglia e un cane

Nei giorni scorsi, un vasto incendio ha devastato una delle aree più amate del litorale lucano: la pineta di Metaponto, patrimonio naturalistico affacciato sullo Jonio e meta estiva di turisti e residenti.

Le fiamme, alimentate dal vento e dalle alte temperature, si sono rapidamente propagate, lambendo le ville a ridosso della costa e costringendo decine di persone a evacuare con urgenza.

Momenti di terrore, panico e impotenza, raccontati da chi si è trovato improvvisamente nel cuore dell’inferno.

In questo scenario drammatico, tra fumo acre e sirene in lontananza, si sono distinte storie di solidarietà che meritano di essere raccontate.

Una di queste è quella di Lara Tataranno, che non ha esitato a mettere a rischio la propria incolumità per salvare un’amica, la sua famiglia e persino un cane.

“Avrei dovuto essere a Bari quel giorno per accompagnare mia figlia in aeroporto,” racconta Angela Giasi, testimone e protagonista della vicenda, “ma su invito di Lara (Tataranno), sono rimasta a Metaponto per aiutarla in un evento a Pisticci. È stato un caso fortunato, o forse il destino.”

Quando il fumo ha iniziato a invadere l’area, Lara ha immediatamente capito la gravità della situazione e ha chiamato Angela, che si trovava in villa con i genitori e senza un mezzo per fuggire.

In meno di dieci minuti, Lara è arrivata, vestita per l’evento serale con un elegante abito che più tardi le avrebbe anche fatto vincere un premio.

Nonostante l’eleganza e l’impegno imminente, ha scaricato in fretta dalla macchina tovaglie, candelabri e bottiglie di vino – lasciando tutto nella villa – per fare spazio a Angela, ai suoi genitori, alla loro amica Paola e al cane di famiglia.

“Abbiamo lasciato tutto alle nostre spalle: l’allestimento, il vino, persino la cena,” dice Angela, “e siamo scappati via come furie, spinte solo dal bisogno di metterci in salvo.”

Poco dopo, le tre donne si ritrovavano sedute a un bar, ancora scosse, a cercare conforto in una tazza di camomilla.

“Eravamo vive, spaventate, incredule. E profondamente grate”.

Angela ha voluto raccontare questa storia non solo per esprimere pubblicamente la sua gratitudine, ma anche per rendere omaggio a chi, come Lara e a tutti coloro che hanno operato nel coso dell’incendio, dai Vigili dl Fuoco, Forze dell’Ordine, Volontari della Protezione Civile, Amministratori, cittadini, non si tira mai indietro.

L’immagine scattata durante l’evento – dove Lara, Angela e Paola appaiono sorridenti – non mostra le fiamme né il dolore lasciato indietro.

Ma è proprio questo il messaggio più potente: anche nei momenti più bui, la solidarietà può accendere una luce.