Matera: opportunità economiche per la Basilicata! Parola ai professionisti di T3 Innovation ed esperti europei

Lo scorso Venerdì 22 Febbraio si è svolto a Matera l’evento dal titolo “Scenari e Tecnologie energetiche per la decarbonizzazione dell’economia”, un incontro voluto dagli Enti di ricerca della Regione e dal Cluster Energia regionale con il supporto di T3 Innovation, per consentire una riflessione sul tema dell’Energia in tutte le sue sfaccettature, attraverso una modalità di dialogo interattivo.

Nell’arco della giornata sono state illustrate le strategie europee per le tecnologie energetiche Set Plan ed il Piano nazionale integrato per l’Energia ed il Clima, con un focus sui progetti e le rispettive modalità e tecnologie innovative di efficientamento energetico e decarbonizzazione dell’economia.

Per poi approfondire nel contesto territoriale lo stato dell’arte e le prospettive future, evidenziando le opportunità e le ricadute economiche e sociali che l’adozione delle nuove tecnologie energetiche comporterebbe in Basilicata.

Il Direttore Generale del Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca Donato Viggiano ha moderato il dibattito, rimarcando più volte l’impegno della Regione per portare a termine i programmi di innovazione in termini di energia:

“La tematica che stiamo affrontando è estremamente importante per lo sviluppo socio-economico della nostra regione.

In tal senso, abbiamo dato vita ai cluster regionali, che rappresentano operativamente le gambe su cui i progetti regionali dovranno camminare, in un’ottica di collaborazione e compartecipazione con gli altri attori locali, in primis gli enti di ricerca e le realtà imprenditoriali.

Abbiamo voluto creare una buona pratica, un luogo in cui abbiamo concentrato domanda e offerta tra ricerca ed imprese.

Le tecnologie energetiche si stanno sempre più orientando verso modelli innovativi e sostenibili dal punto di vista sociale, economico ed ambientale, in quest’ottica la regione Basilicata ha approvato la legge n.32 del 15 ottobre 2018 su Decarbonizzazione e politiche regionali sui cambiamenti climatici che prende il nome di Basilicata Carbon Free”.

Iniziativa molto apprezzata dal direttore del GSE G.Niglio, che nella sua analisi della situazione italiana rispetto al quadro europeo, ha citato la Basilicata come modello:

“L’italia non si trova indietro per quanto riguarda lo scenario energetico europeo, il piano nazionale prevede un intervento sui trasporti, che va ad incidere significativamente sul quadro energetico.

I principali obiettivi sono quelli di portare la produzione di fonti energetiche rinnovabili dal 17% al 30%; e dell’efficientamento dei trasporti dal 10% al 21%.

Obiettivi altamente sfidanti ma possibili.

Notevole è l’impegno della Basilicata, che si è portata avanti su questo tema: l’approvazione della legge Carbon Free rappresenta un esempio virtuoso per le altre regioni”.

Il prof. M. Perniola, nelle veci della Rettrice, ha parlato della interdisciplinarietà della tematica Energy, caratteristica che ha permesso di fare rete sul territorio:

“Noi come Unibas siamo impegnati a 360° sul tema del risparmio energetico, argomento che  ha sempre fatto da collante e ci ha permesso di mettere insieme diversi istituti di ricerca, dando vita a nuove collaborazioni.

Pregevole è il ruolo dei cluster regionali, in particolare quello dell’ energia e della bioeconomia, che hanno creato un collegamento tra ricerca e ambito imprenditoriale.”

Mentre il Presidente di Confindustria Basilicata P. Lorusso, ha manifestato l’importanza della collaborazione per la crescita della regione:

“per accompagnare le aziende nel loro percorso di innovazione dobbiamo essere noi per primi a doverci innovare a livello trasversale.

Mi fa piacere che i cluster abbiano reso l’istituzione più innovativa e aperta alla sinergia e alla collaborazione con gli enti di ricerca.

Per espanderci dobbiamo intercettare i modelli futuristici ed allinearci agli altri paesi, per un progresso rapido e significativo dobbiamo competere insieme, e far sì che la Basilicata diventi un modello sano per lo sviluppo dell’economia, nel rispetto e tutela della salute dei suoi cittadini”.

Capra, delegato Set Plan per la ricerca energetica europea del MISE, ha delineato un quadro preciso delle specifiche azioni che verranno messe in atto nello scenario europeo e nazionale:

“l’Italia si sta allineando alle azioni chiave previste dal Setplan, protagonista della redazione dei piani integrati.

In particolare, sul piano nazionale sono previste 10 azioni chiave su fonti rinnovabili, efficienza energetica e tecnologie innovative.

L’Italia rafforzerà le azioni strategiche in linea con l’accordo Mission Innovation che impegna i 25 stati aderenti a raddoppiare la spesa pubblica per Ricerca e Innovazione entro il 2021”.

Gli esperti A. Iacobazzi di ENEA, R. Ambrogi di RSE, V. Antonucci del CNR e N. Cardinale dell’Unibas, ci hanno raccontato su cosa si focalizzano i loro progetti in corso e futuri in ambito energy, e con quali metodologie e tecniche innovative verranno attuati, partendo dal fondo di ricerca per il sistema elettrico, fino alla Smart Green, per il recupero delle energie e il risparmio energetico.

Tutti gli interventi hanno avuto un comune denominatore: la necessità di mettere in relazione tutte le tecnologie dell’innovazione per generare un intervento globale, obiettivo realizzabile soltanto attraverso la creazione di solide interconnessioni e sinergie.

Preziosi anche i contributi del Direttore Dipartimento Tecnologie Energetiche dell’ENEA G.P. Celata, che  ha  esposto gli obiettivi e l’organizzazione del neo costituito Cluster Nazionale Energia, mentre il Presidente del Cluster Energia Basilicata A. De Giorgio e il coordinatore del comitato scientifico P. Garzone hanno descritto le peculiarità delle risorse della nostra regione: la Basilicata  è altamente rinnovabile, in quanto dispone sia di fonti fossili che di fonti rinnovabili.

Infine è stato evidenziato il bisogno di attivare un intervento di sensibilizzazione ed educazione in ambito energy, sin dalla scuola.

Un quadro significativo, che ha fornito una una visione a trecentosessanta gradi e che ci auspichiamo possa gettare le basi per una presa di coscienza collettiva e un coinvolgimento sempre maggiore da parte della comunità.

Di seguito la locandina dell’incontro.