MATERA: “IN UNA DELLE PIAZZE PIÙ SUGGESTIVE BELLEZZE DETURPATE DAI FUMI DELLE SALSICCE”, LA POLEMICA

Il consiglio direttivo e l’assemblea dei soci del Comitato promotore per il Club per l’Unesco di Matera ha chiesto al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri (ma ha inviato anche la richiesta agli assessori e ai componenti del Consiglio comunale) “lumi circa la rinnovata linea che pare essere stata intrapresa nella interpretazione delle disposizioni comunali per il rilascio delle autorizzazioni a occupazione temporanea di suolo pubblico che, tra l’altro, richiedono “che vengano garantiti la pulizia e il decoro del suolo occupato”.

Nella lettera del Comitato si legge:

“Constatata in data 26 agosto 2018 l’installazione in una delle piazze più suggestive di Matera di installazioni commerciali che hanno completamente occupato lo spazio antistante l’ex Ospedale di San Rocco ma inevitabilmente offuscato (anche a causa dei fumi che si levavano dalle griglie per la cottura delle salsicce e dei wurstel) anche la facciata gioiello della Chiesa di San Giovanni, parzialmente coperta anch’essa, codesto comitato si domanda incuriosito in qual modo d’ ora in poi saranno da considerarsi quei parametri di decoro e pulizia, dal momento che ai sottoscritti richiedenti risultano notevolmente distanti da quello che si potrebbe definire “Il comune senso della bellezza”.

Dal 2015 il Comitato Unesco di Matera opera valorizzando le bellezze artistiche, storiche e naturali della città e del territorio nell’ambizione e nello sforzo di innescare scintille di etica e di valori nella comunità attraverso l’arte, la bellezza, la storia, la cultura a trecentosessanta gradi (nella linea della azione della Federazione italiana Club Unesco).

Pertanto il comitato non può che farsi portavoce anche delle istanze a dir poco indignate che in poche ore si sono levate ai suoi componenti perché segnalassero quella che è apparsa come una ingiusta e irrispettosa deturpazione della piazza presso l’amministrazione comunale.

Questo probabilmente poiché il luogo negli ultimi anni è stato la sede delle attività più importanti e caratterizzanti lo stesso c.p. Club Unesco e perché, evidentemente, ne è riconosciuta l’azione nell’amore e nel rispetto per la nostra città.

I componenti del Comitato dunque sbigottiti e addolorati, chiedono cosa aspettarsi nel futuro dal momento che, proprio nella piazza che in tutto il mondo è stata presentata come lo scenario storico artistico e sociale della proclamazione a Capitale Europea della Cultura 2019 di Matera sia stato consentito e regolarmente autorizzato un tale scempio.

Richiedono, pertanto, un incontro finalizzato a un confronto con un rappresentante delle istituzioni interpellate, possibilmente l’assessore alla Cultura, il sen. Giampaolo D’Andrea”.

La risposta del Comune di Matera non è tardata ad arrivare, nella nota si legge:

“Il Sindaco di Matera ha inviato una comunicazione agli uffici comunali per stigmatizzare il rilascio di un’autorizzazione per la somministrazione di bevande e alimenti in prossimità della chiesa di San Giovanni e davanti all’ex ospedale San Rocco, in occasione dell’ottava edizione della rassegna musicale Ragnatela Folk Fest.

L’autorizzazione è stata rilasciata non tenendo conto del regolamento comunale sulla disciplina dell’arredo urbano nei Sassi e nel centro storico che impone il rispetto dei coni visivi “di edifici religiosi e pubblici”.

Il Ragnatela Folk Fest si è svolto in tre tappe (Borgo Venusio, Rione Agna e Piazza San Giovanni).

La giunta comunale ha autorizzato con una delibera lo svolgimento della rassegna, prevedendo la possibilità di concedere una sola autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande a chi, in possesso di autorizzazione di “commercio su aree pubbliche”, ne avesse fatto richiesta nei termini di legge.

È evidente che se la cosa risultava priva di qualsiasi controindicazione al Borgo Venusio e nel Rione Agna, lo stesso non può dirsi per Piazza San Giovanni e la delibera di giunta, infatti, non ha previsto deroghe ai regolamenti comunali vigenti che quindi dovevano essere tenuti in considerazione dagli uffici che hanno rilasciato le autorizzazioni.

Per questo motivo si è richiamata l’attenzione degli uffici interessati ad evitare che situazioni simili si ripetano in futuro e, in casi che si prestano ad interpretazioni difficoltose, a comunicare tempestivamente al Sindaco e agli assessori interessati gli eventuali dubbi autorizzativi”.

Voi cosa ne pensate?