Matera: “Il Comune e la Fondazione Matera-Basilicata 2019 non hanno mantenuto la promessa”, lo ha detto…

Il Movimento 5 Stelle di Matera chiede maggior trasparenza per quanto riguarda i soldi gestiti dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e ricorda al sindaco, Raffaello de Ruggieri, la promessa fatta circa un mese fa.

Lo ha dichiarato Antonio Materdomini, portavoce del M5S di Matera:

“A un mese esatto dalla promessa del sindaco De Ruggieri, a seguito di una nostra interrogazione, di richiedere per lettera i nominativi dei rappresentanti del Consiglio comunale di Matera in seno alla Fondazione Matera-Basilicata 2019, ancora nulla si sa, né della lettera né delle nomine.

Si viaggia a vista nel caos più totale, perché, naturalmente, quella lettera non è mai arrivata e, intanto, si continua a tenere fuori i rappresentanti istituzionali dal Consiglio di indirizzo della Fondazione.

Non vorremmo che questa “situazione” sia una cosa voluta, considerato che sono passati oltre 7 mesi dall’approvazione del nuovo statuto della Fondazione e che anche le richieste di alcune associazioni di aderire alla Fondazione non hanno mai ottenuto risposta.

Nelle scorse settimane il M5S ha fatto richiesta formale di accesso agli atti per chiedere conto di come vengono spesi i soldi a disposizione e che risultati si sono ottenuti con alcuni progetti portati avanti dai consulenti della Fondazione.

Ma alla data odierna nessuna risposta ci è stata fornita, cosa che ci fa supporre che il concetto di sistema “open” sia soltanto uno slogan sbandierato.

Ricordiamo che la trasparenza deve essere una regola perché la Fondazione Matera – Basilicata 2019 gestisce tanti, tantissimi quattrini e i cittadini materani, ma non solo, hanno il diritto di conoscere come vengono spesi e che ricadute hanno a livello pratico sul territorio.

Continuare a tenere fuori  l’intera comunità, che viene soltanto chiamata a partecipare agli eventi e a fare da semplice comparsa non è un atteggiamento corretto nei confronti di una città come Matera.

Per cui, ci chiediamo: perché non si apre realmente la Fondazione ai cittadini e alle istituzioni?”