Distretti del cibo del materano e del metapontino chiedono di ripartire! Questa la situazione

I Contratti di distretto possono rappresentare la prima azione di sistema di sviluppo sostenibile e di coesione territoriale del nostro Paese, che mira a rafforzare le filiere produttive e il ruolo di Igp e Dop, a favorire la transizione green della Farm to Fork, a promuovere il turismo relazionale integrato nelle aree rurali e a valorizzare l’agricoltura nel PNRR.

Ci sono al momento già 20 progetti cantierabili, tra i quali quelli che riguardano il Distretto Rurale Colline e Montagne Materane e il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino, presentati da centinaia di imprese agroalimentari e vanno, dunque, finanziati subito, utilizzando il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

Così Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo la richiesta presentata dai responsabili degli stessi Distretti del cibo tra i quali Giovanni Capalbi (Distretto Rurale Colline e Montagne Materane) e Salvatore Martelli (Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino) con un appello ai ministri Stefano Patuanelli (Mipaaf) e Mara Carfagna (Sud e Coesione territoriale), al sottosegretario Mipaaf, Gian Marco Centinaio, al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga e ai presidenti e assessori all’Agricoltura regionali, tra i quali Fanelli (Basilicata).

Sono progetti, per un totale di investimenti pari a 315 milioni, che potrebbero costituire la base di partenza per rimettere in moto l’economia nazionale. Per di più, finanziati per quasi il 50% dai privati.

Il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino:

“Il finanziamento dei Contratti di distretto è un segnale concreto di ripartenza per tutto il Paese e di attenzione verso il settore agricolo e agroalimentare.

Inoltre, è un’opportunità per rispettare il cronoprogramma che il Governo si è dato per il 2021, visto che i progetti sono già stati valutati positivamente dal Mipaaf e sono immediatamente cantierabili.

Sarebbe inspiegabile rinunciare o ridurre i programmi di investimento per carenza di fondi.

Ricordiamo, infatti che nelle linee programmatiche presentate dal Ministro Patuanelli e inserite nel PNRR, i Contratti di filiera e di distretto sono indicati come strategici per lo sviluppo del settore agroalimentare e destinatari di risorse finanziarie adeguate”.

I programmi di investimento, qualora venissero tutti realizzati, coinvolgerebbero 10 Regioni:

  • Lombardia;
  • Emilia-Romagna;
  • Toscana;
  • Puglia;
  • Campania;
  • Molise;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Sicilia;
  • Sardegna.

Sono in linea con le indicazioni del PNRR, favorirebbero l’economia circolare, la transizione ecologica e contribuirebbero a raggiungere alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti nell’Agenda 2030 Onu, dal Green Deal Ue e dallo stesso PNRR.