Coronavirus, Tinchi: aumentano gli appelli al governo regionale affinché prenda in considerazione l’utilizzo dell’Ospedale. I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Rocco Caramuscio, Italia in Comune Basilicata:

“In questi giorni si moltiplicano gli appelli delle forze politiche locali al governo regionale, affinché prenda in seria considerazione l’utilizzo dell’Ospedale di Tinchi per potenziare le strutture sanitarie e far fronte all’emergenza Covid-19.

Credo sia inutile giustificarne il mancato utilizzo sotto il profilo tecnico strutturale.

Non c’è alcun dubbio che la questione ormai verte su un campanilismo becero e sull’incapacità di ricoprire ruoli che evidenziano quanto male fa assegnare incarichi e stipendi a prescindere dalle competenze.

L’attendismo e i silenzi spiegano chiaramente quali decisioni siano già state prese a dispetto della salute pubblica e malgrado la presenza nel governo regionale, di un Consigliere, di un Assessore e di un Amministratore Unico del Consorzio di Sviluppo industriale, tutti residenti nel metapontino.

Esiste un filo conduttore mai spezzato che lega i vecchi governi regionali all’attuale.

Pisticci era e resta un paese invisibile.

Magari sarà per questa gente il territorio ideale da candidare a nuovo Hub dei rifiuti.

Ma nessun’altra destinazione d’uso è al momento prevista.

Nella storia recente la situazione sta letteralmente precipitando.

Vi sono episodi che confermano, se ce ne fosse bisogno, l’isolamento a cui è stato relegato il nostro Comune.

Il centro direzionale per l’emergenza contro gli incendi, costato solo pochi anni fa circa 600 mila euro ai cittadini pisticcesi, in men che non si dica, di fatto, non è altro che un lontano ricordo.

E ancora, mentre l’Amministratore Unico del Consorzio di Sviluppo Industriale parla di rilancio della pista Mattei, il Governo Regionale propone l’area industriale di Ferrandina ZFD (Zona Franca Doganale) all’interno della ZES. I benefici che ne derivano sono connessi allo stoccaggio a lungo termine, alle manipolazioni usuali e a tutte le altre attività disciplinate dal Regolamento (UE) n. 952/2013.

Quale imprenditore farebbe arrivare a Pisticci Scalo le proprie merci se solo a pochi chilometri non pagherebbe l’IVA o godrebbe di ulteriori agevolazioni fiscali? A che servirebbe quella pista?

E ancora, atti di sciacallaggio (quelli veri), con la complicità di assordanti silenzi, si sono e si stanno perpetrando ai danni di una comunità e di un territorio vessato da decenni.

Ma si va avanti, tutti pronti e protesi alla prossima campagna elettorale.

Dimentichi che non vi è alcun dubbio.

Con queste premesse, Pisticci, dopo la parentesi elettorale, tornerà ad essere un paese invisibile”.