Basilicata: sperimentazione di navette della salute. Questo l’esito dell’incontro in Regione

Nel corso di un incontro che si è tenuto ieri in Regione tra una delegazione della Fnp Cisl e l’assessore ai trasporti Pasquale Pepe, si è discusso della proposta avanzata dal sindacato pensionati della Cisl di sperimentare un sistema di navette della salute per raggiungere più agevolmente il CROB di Rionero e altre grandi strutture sanitarie della regione.

La delegazione della Fnp Cisl era composta dal segretario generale Giuseppe Amatulli, dalla segretaria regionale Rossella Bionda e dal rappresentante locale Giuseppe Cassino.

Questo il commento di Amatulli:

“L’incontro è stato un segnale importante di attenzione verso i territori interni e le fasce più fragili della popolazione, in particolare gli anziani, spesso affetti da patologie croniche e degenerative, che necessitano di cure continue e specialistiche.

Garantire un accesso agevole e sicuro alle strutture ospedaliere regionali, a partire da un’eccellenza come il CROB, significa non solo favorire la continuità assistenziale, ma anche alleggerire il carico di cura che oggi grava quasi esclusivamente sulle famiglie.

In questo senso, riteniamo fondamentale che a questa prima apertura segua un confronto concreto e operativo.

Per questo, abbiamo invitato l’assessorato Pepe ad attivare quanto prima un tavolo di concertazione con le parti sociali, gli enti locali e i soggetti gestori del trasporto pubblico per esplorare la possibilità di mettere a punto un sistema stabile di navette della salute che colleghi le aree interne ai principali nosocomi lucani.

Questa proposta si inserisce pienamente nella visione di medicina territoriale che la Fnp Cisl promuove da sempre, ovvero una sanità di prossimità, accessibile e orientata alla persona, che tenga conto delle reali esigenze delle comunità locali, con l’obiettivo di contrastare disuguaglianze e isolamento e assicurare il pieno godimento del diritto alla salute, senza discriminazioni di natura territoriale.

Non faremo mancare il nostro impegno a collaborare con le istituzioni per costruire un modello di welfare integrato, solidale e realmente vicino ai bisogni dei cittadini, con particolare attenzione alle molte aree della fragilità”.