Basilicata: “non sarà il bonus gas la soluzione per evitare la crisi sociale alle porte”! La denuncia

“Non sarà il bonus gas la soluzione a evitare la crisi sociale alle porte.

Non basta.

Siamo di fronte ad uno choc energetico senza eguali e la misura varata dal governo Bardi per venire incontro ai lucani, così come concepita, non servirà a metterci al sicuro da un’emergenza sociale devastante per l’economia della nostra regione”.

Ne è convinto il segretario della Uil Pensionati di Basilicata, Carmine Vaccaro che spiega così le sue perplessità:

“Siamo tutti d’accordo che un sostegno al costo in bolletta a beneficio dei residenti, sia un aiuto importante.

Soprattutto in vista della stagione fredda, quando l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento domestico sarà indispensabile.

La giunta Regionale, il presidente Bardi però hanno confezionato una legge iniqua, un meccanismo piatto nella logica della flat tax, cara al centrodestra.

Chi sta bene starà ancora meglio e chi sta male continuerà a tirare la cinghia visto che il beneficio sarà rapportato al consumo del cosiddetto Pdr (il punto di riconsegna ovvero il codice dell’utenza), relativo all’annualità precedente.

Un sistema di gradualità è quanto stanno chiedendo da mesi sindacati di tutte le sigle e associazioni, senza essere ascoltati.

In questi tre anni di legislatura regionale più che parte del sistema siamo stati considerati una spina nel fianco.

Le nostre proposte non sono quasi mai state prese in considerazione.

Oggi vorrei rivolgermi direttamente al presidente Bardi.

Vorrei portare alla sua attenzione il vulnus del suo provvedimento.

In Basilicata sono 130 mila i residenti con più di 64 anni (+9,8% in Basilicata e +11,9% in Italia); i grandi anziani (con 85 anni e più) passano da 17 mila a 22 mila (+34,1%, +29,4% Italia).

E’ un dato ormai arcinoto, quello che forse Bardi non ha mai veramente considerato è quanto questa popolazione funga da pilastro per la nostra società.

Un collante per la tenuta sociale.

Durante la fase buia della pandemia, con i figli in cassa integrazione o addirittura senza lavoro, nonni e zii in molti casi hanno permesso ai bilanci familiari di andare avanti.

C’è chi ha aiutato i figli pagando bollette e rate dei mutui.

Allo sportello della Uil Pensionati ogni giorno arrivano diverse segnalazioni, richieste di aiuto: c’è chi ha il pellet e teme l’impennata dei prezzi, peraltro già registrata.

Stessa cosa per i termocamini.

Certo è vero, per loro la Regione ha pensato a benefici per l’installazione di pannelli fotovoltaici, solare termico e accumulatori, con apposito bando.

Ma quando e come vedremo questo bando?

Il mio pensiero va sempre agli anziani, al loro gap tecnologico.

Tutte queste persone hanno bisogno di essere guidate in questo percorso.

Perché la maggior parte di quei nuclei familiari che vivono nei paesi o nelle contrade non raggiunti dalla metanizzazione sono persone ultrasettantenni.

Ottobre è alle porte e c’è il rischio che il beneficio che i nostri governanti hanno promesso a tutti i lucani, a loro non arriverà.

O arriverà in ritardo o peggio verranno esclusi per le solite lungaggini burocratiche o per l’impossibilità o l’incapacità di accedervi.

Sarebbe opportuno invece aprire uno sportello dedicato o incaricare associazioni e sindacati nello svolgimento di questo delicato compito.

Non ci siamo mai tirati indietro su questo, anche sulla campagna dei vaccini e delle prenotazioni abbiamo dato la nostra disponibilità.

Senza ricevere risposta purtroppo.

Permettere a quelle famiglie sprovviste dell’allaccio alla rete del gas di poter prendere visione delle misure alternative sarebbe rendere il bonus gas un provvedimento veramente democratico.

E non solo uno spot elettorale da propagandare sulle tv o sui quotidiani nazionali.

E dite a Salvini che i costi in bolletta non sono azzerati, ci sono gli oneri di sistema e i costi di trasporto che sono comunque a carico dei cittadini.

Informazioni fuorvianti da gridare sui palchi nei comizi”.