Appia Regina Viarum: che fine ha fatto la modifica dei perimetri del sito UNESCO? La denuncia dell’ex Sindaco di Matera

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“È giunto il momento di fare chiarezza su un impegno assunto a livello ministeriale, ma finora disatteso.

Mi riferisco alla procedura di modifica minore con la quale il Ministero della Cultura si era impegnato, nella riunione istituzionale tenutasi il 26 settembre 2024 a Roma, a rivedere i perimetri del sito UNESCO “Appia Regina Viarum”.

In quella sede, alla quale partecipai in qualità di sindaco di Matera, evidenziai già l’ingiustizia subita dalla nostra città e da tanti altri territori e comuni esclusi, tra cui oltre a numerosi comuni della provincia di Latina, anche della vicina Puglia, che non furono nemmeno informati dal Ministero degli Esteri e da quello della Cultura dell’esclusione.

A seguito di quell’incontro, e grazie anche a interlocuzioni dirette con l’allora Ministro Gennaro Sangiuliano e con il sottosegretario, si parlò dell’estate 2025 come finestra utile per riperimetrare il sito e restituire dignità e coerenza storica al percorso dell’Appia.

Oggi, quella promessa rischia di rimanere lettera morta. Chiedo pubblicamente: che fine ha fatto quell’impegno?

Serve una risposta chiara dal Ministero, e serve che anche l’attuale amministrazione comunale non abbassi la guardia.

Il sindaco Nicoletti e la sua Giunta si attivi con determinazione per riportare Matera al centro di questa battaglia culturale e istituzionale, sfruttando anche la contiguità politica con il governo regionale e nazionale per sollecitare un’azione concreta.

La Via Appia è un simbolo identitario del nostro Paese, una dorsale storica che unisce territori, culture e popoli. È tutta meritevole di tutela e valorizzazione UNESCO, senza esclusioni arbitrarie.

E Matera, città patrimonio dell’umanità e crocevia di storie e civiltà, non può e non deve restare ai margini. L’inclusione del tratto materano deve avvenire assolutamente entro il 2026, anno di designazione della città a Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo.”

Così l’ex Sindaco di Matera, Domenico Bennardi.