A Matera il primo “spazio giallo” aperto in Basilicata per questi bimbi . I dettagli e le foto

A Matera il 20 luglio 2023, è stato inaugurato lo Spazio Giallo di Bambini senza sbarre Ets, il luogo creato dall’Associazione che accoglie i bambini e li sostiene per orientarsi e attenuare il loro impatto con un ambiente potenzialmente traumatico come il carcere, quando devono incontrare il genitore detenuto.

Complessivamente, In Italia, sono 100mila i bambini in questa situazione e 2 milioni in Europa.

Bambini che vivono in silenzio il loro segreto sul genitore recluso nel tentativo di non essere stigmatizzati ed esclusi.

Alla cerimonia erano presenti:

  •  il Direttore d’Istituto Rosa Musicco,
  • il Comandante d’Istituto Semeraro Bellisario,
  • il Presidente della Provincia di Matera Piero Marrese,
  • il Responsabile dell’Ufficio Colloqui Ispettore Francesco Matera Marcosano,
  • il Capo Area Pedagogica Walter Gentile,
  • la Coordinatrice della Rete Nazionale di Bambinisenzasbarre Martina Gallon,
  • le referenti territoriali Tiziana Silletti e Marilena Savoia.

Il progetto è sostenuto da Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel attiva al fianco delle realtà che intervengono a tutela dei bisogni di chi vive in condizioni di fragilità e di disagio sociale, ed è disposizione dei circa 100 minorenni che entrano ogni anno nel carcere di Matera per incontrare il proprio papà.

Nato a Milano nel 2007, lo Spazio Giallo di Bambinisenzasbarre, è diventato un modello ed è ora attivo in rete nazionale in Lombardia, Piemonte, Marche, Toscana, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

Quello di Matera è il primo aperto in Basilicata.

Lo Spazio Giallo è il luogo fisico e relazionale per i bambini all’interno del carcere.

Qui, i bambini e le loro famiglie si preparano all’incontro con il genitore detenuto e sono seguiti da operatori professionali che ne intercettano i bisogni e li accolgono in uno spazio a loro dedicato, attivando prese in carico dell’intero nucleo familiare con focus primario sul bambino.

È lo stesso spazio dove, dopo il colloquio, far decantare al bambino le conseguenze emotive della difficile separazione che sempre si verifica dopo l’incontro.

Lo Spazio Giallo di Bambinisenzasbarre viene definito spazio psico-pedagogico all’interno del quale attraverso l’accoglienza dei bambini, si interloquisce anche con le famiglie che li accompagnano, e si imposta un paziente e delicato lavoro di relazione e di sostegno dei bambini, degli adulti, ma anche delle persone che vi lavorano: gli operatori penitenziari.

Questo porta a un attento e minuzioso iter di scelta dell’ambiente in cui posizionare strategicamente lo Spazio Giallo.

Ecco le foto (di Marilena Savoia).