In data 28 Giugno ho depositato una mozione con cui chiedo ufficialmente che il Comune di Matera si esprima contro ogni guerra, contro la folle corsa al riarmo e a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina, nel rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite e dei principi di giustizia internazionale.
Così scrive il Consigliere Comunale Domenico Bennardi, Capogruppo M5S Matera:
“Credo che una città come Matera, patrimonio dell’Umanità, già Capitale europea della cultura e futura Capitale mediterranea della cultura e del dialogo nel 2026, non possa rimanere in silenzio di fronte al massacro che si sta consumando in Palestina, dove, secondo Emergency le vittime dal 7 Ottobre ad oggi sono quasi 60.000, in gran parte civili e bambini.
La situazione nella Striscia di Gaza in particolare è drammatica.
Non possiamo restare indifferenti dinanzi ai crimini di guerra, né possiamo far finta di non vedere la sistematica violazione dei diritti umani e del diritto internazionale che si sta consumando in Palestina.
Allo stesso modo, non possiamo accettare che il Governo italiano continui a spingere verso una trasformazione militarista dello Stato, con l’aumento delle spese militari fino al 2,5% del PIL, pari a oltre 400 miliardi di euro, come denunciato da numerosi osservatori.
Una cifra enorme, che viene sottratta a sanità, scuola, welfare, ambiente e servizi pubblici essenziali, con il rischio di compromettere la coesione sociale e la sicurezza stessa delle nostre comunità.
La mozione che ho presentato si inserisce in un quadro nazionale già attivo su questo fronte.
Negli ultimi mesi, infatti, diverse Regioni italiane, come la Puglia, la Toscana, la Sardegna, e numerose città, tra cui Napoli, Torino, Firenze, Bari, hanno approvato atti ufficiali per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina e un immediato cessate il fuoco.
Alcune Regioni e Comuni si sono impegnati a chiudere qualsiasi rapporto commerciale con Israele.
E il mio pensiero va anche alla popolazione israeliana che sta aspettando il ritorno dei propri cari rapiti da Hamas, dei tanti intellettuali e giornalisti israeliani che hanno denunciato i crimini di guerra di Netanyahu.
Dispiace constatare che, a quasi un mese dal deposito, questa mozione non sia stata ancora inserita all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale previsto per il 25 luglio.
Né sappiamo quando potrà essere discussa e votata.
La città è ancora impantanata in una situazione di stallo politico e amministrativo, con una giunta incompleta, dove prevalgono trattative riservate e manovre di corridoio volte a costruire, faticosamente, una maggioranza numerica di 17 consiglieri.
Cambi di casacca, giochi di posizionamento e calcoli tattici, pur legittimi dal punto di vista formale, rischiano di trasformarsi nel simbolo di una politica smarrita, che allontana ancora di più i cittadini e mette da parte l’interesse collettivo per concentrarsi esclusivamente su dinamiche di potere e spartizione di incarichi.
Auspico sinceramente che questa mozione venga presto discussa e votata, e che Matera dimostri con i fatti, e non solo con la retorica, di essere davvero una città della pace.
Un valore che troppo spesso proclamiamo, ma che oggi più che mai richiede impegno, coerenza e coraggio”.