«La crisi idrica in Basilicata si aggrava di giorno in giorno.
Alle difficoltà strutturali degli invasi e delle ereti ora si sommano gravi conseguenze economiche e occupazionali: decine di aziende agricole sono in ginocchio, con pesanti ripercussioni sul lavoro stagionale e sul reddito di centinaia di famiglie.
È un’emergenza che investe la tenuta dell’intero tessuto produttivo regionale e che richiede risposte straordinarie e urgenti, non timidi palliativi».
Lo afferma il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo nel giorno del Consiglio regionale dedicato al tema, sottolineando che «è positivo che le forze politiche si confrontino in aula sulla portata del problema, ma occorre alzare anche il livello della risposta che finora è stata parziale e discontinua, spesso collegata alle fasi di emergenza e poco orientata alla prevenzione degli effetti del cambiamento climatico.
Continua Cavallo:
“Non servono solo ulteriori risorse come i 4,5 milioni stanziati dal Governo per lo schema idrico Basento-Camastra: serve una strategia di lungo periodo fondata su investimenti, prevenzione, manutenzione e partecipazione.
Non possiamo permetterci di affrontare ogni estate in regime emergenziale.
È il momento di costruire una vera governance pubblica e partecipata della risorsa idrica, che coinvolga anche le forze sociali e le rappresentanze del lavoro, in particolare del mondo agricolo.
Il futuro del settore primario non può essere lasciato ad un destino di impoverimento.
Il nostro auspicio è che dal Consiglio regionale escano impegni concreti: un cronoprogramma chiaro sugli interventi da mettere in campo, un piano straordinario per sostenere le aziende agricole colpite e un tavolo permanente di confronto sociale che affronti le ricadute occupazionali di questa crisi”.