PSI Basilicata, Valvano: “Capisco Salvini, ma mi sorprende Santarsiero. La sanità sarà la linea del Piave”, queste le sue parole

Alla luce delle ultime vicende politiche che hanno colpito la Lega di Salvini e delle esternazioni fatte da Santarsiero (presidente del Consiglio regionale) in merito alla situazione politica lucana, queste le considerazioni di Livio Valvano, Segretario regionale PSI:

“Non mi impressiona il continuo show di Salvini, né mi preoccupa la tenuta delle istituzioni e il rispetto della Costituzione.

Certo, non è condivisibile il contenuto della sua continua campagna elettorale, però penso sia del tutto giustificata da una cattiva e consolidata abitudine italiana, quella di trasferire sul piano della politica le vicende giudiziarie.

Abitudine favorita da una parte della società e da una parte della politica che l’ha utilizzata per avere la meglio sugli avversari.

Se la magistratura insiste nel cercare l’opinione pubblica, allora è corretto che anche l’indagato si difenda con tutti gli strumenti in quello che diventa un vero e proprio processo anticipato.

Sbaglia Renzi a riprendere l’argomento giudiziario in chiave politica, non mi è piaciuto affatto.

Per questo Salvini ha tutto il diritto di difendersi, utilizzando tutti gli strumenti e anche la deprecabile oratoria che sta diseducando l’intero paese.

Ma fa bene a farlo, perché siamo stati malamente abituati a trasformare in politica quella che è una ordinaria attività di una istituzione, cioè la Magistratura, che svolge il suo lavoro.

È il caso Lucano dove, lo ripeto, la Procura di Matera ha sbagliato a comunicare tramite i media, trasformando in una sentenza preventiva, il risultato di una indagine fra l’altro non ancora completata.

Con l’auspicio che non continui a commettere nuovamente lo stesso errore al termine delle indagini.

Se Salvini non mi impressiona affatto, mi sorprende, invece, l’esternazione del Presidente del Consiglio Regionale, che certamente ha il diritto di parlare a titolo personale e non a nome del Consiglio, come ha fatto legittimamente in questa circostanza, ci mancherebbe.

Vito Santarsiero è esponente politico di lungo corso e conosce meglio di tutti i fenomeni, le difficoltà e il peso dell’amministrazione, visto che ha fatto più volte il Sindaco della città del capoluogo e il Presidente della Provincia e ha navigato nel più grande partito della storia repubblicana, cioè la Democrazia Cristiana.

Capisco la pausa estiva e quindi lo stato di rilassamento, ma raccogliere parole dentro gli atti giudiziari, come quelle che qualificano ‘zavorra’ i meritevoli, pronunciate da un dipendente pubblico e non certo dal Presidente Pittella, per trasformarle in un modello politico da cancellare, mi sorprende.

Così come continuerò a non comprendere un centrosinistra che fa della sconfitta una delle possibili opzioni desiderabili per neutralizzare gli avversari interni.

Lo abbiamo già visto a livello nazionale con la mini-scissione che ha dato origine a LEU, esplicitamente costruita per abbattere Renzi e che ha consegnato il governo del paese al nazionalismo trasversale.

La sinistra, insieme alle forze moderate, deve trovare parole, concetti ed energie per incrociare motivazioni, sogni e progetti per costruire il futuro.

Per unire anziché continuare a dividere.

Sono proprio i momenti di massima difficoltà che spingono a trovare le ragioni per stare insieme, anziché continuare a fare distinguo e precisazioni che l’opinione pubblica non comprende.

La comunità regionale ha bisogno di credere in un progetto e di affidarsi a un gruppo coeso, che appaia coeso anziché litigioso.

Non affido il Governo della mia Regione a chi fa finta di stare insieme nel momento in cui si vota e che manifesta già oggi i germi del successivo litigio.

Beghe di partito e lamenti di corrente faremmo meglio a tenerli fuori dal dibattito pubblico.

Illuminante, invece, il breve cenno su alcuni argomenti, tra cui l’impostazione sulla riorganizzazione sanitaria.

Per questo voglio ringraziare Vito Santarsiero, perché credo che temi come quello della sanità, che incidono sulla effettiva tenuta sociale dell’intera Regione e non solo della città capoluogo, saranno determinanti per comporre la nuova coalizione.

Per i socialisti la riforma sanitaria sarà la linea del Piave da chiarire inequivocabilmente subito, perché decisiva per costruire una qualunque coalizione, con chiunque.

Con spirito costruttivo e nell’interesse della Basilicata”.