Matera, discarica a cielo aperto e degrado in queste zone: “I cittadini rischiano di essere investiti”! Ecco la denuncia

Sulla discarica a cielo aperto e degrado presso il cantiere area camper di Serra Rifusa e sul marciapiede e muro di sostegno in via Nino Rota atteso da oltre 9 anni, il commissario UDC provincia di Matera, Giovanni Angelino, chiama in causa il Sindaco Bennardi perché “I residenti sono stanchi di attendere”.

Giovanni Angelino dichiara:

“In campagna elettorale il candidato sindaco Bennardi aveva promesso di risolvere le criticità riscontrate nelle periferie.

Tra quelle più evidenti spiccano quelle nella zona nord di Matera, tra via Nino Rota e l’area camper, dove sono crollati alcuni pannelli che sostengono il terreno adiacente.

Questa non è purtroppo l’unica situazione di emergenza.

Più volte i residenti di via Nino Rota hanno segnalato la mancata realizzazione del muro di sostegno e dei marciapiedi dopo il cedimento del terreno avvenuto nel 2011 per l’assenza dei gabbioni che sono stati realizzati solo due anni fa.

Ancora oggi i residenti reclamano la messa in sicurezza di via Nino Rota.

Sono passati oltre 9 anni ma nulla è cambiato: a garantire, si fa per dire, la sicurezza, ci sono sempre le stesse barriere metalliche, che hanno praticamente ‘cancellato’ il marciapiede.

Caro sindaco Bennardi, oltre a garantire il tempestivo intervento di ripristino di parte del muro crollato presso l’area camper, credo che sia doveroso soddisfare le richieste di tutti i residenti della zona, in particolare di coloro che non potendo utilizzare il marciapiede sono costretti a camminare a bordo strada, con il rischio di essere investiti dalle auto in transito.

I cittadini sono stanchi di attendere e non possono essere rassicurati con un post sui social.

Servono interventi urgenti non solo quando si assiste ad un crollo come quello presso l’area camper ma per risolvere quanto prima tutte le criticità che i cittadini di via Nino Rota hanno segnalato in questi anni, senza ricevere alcuna risposta dal Comune di Matera”.

Ecco alcune foto di quanto denunciato: