Ospedale di Policoro, personale allo stremo: “la vicinia Puglia rischia di svuotare le nostre strutture”. Questa la situazione

Il segretario generale della Fials Matera, Giovanni Sciannarella, e il segretario aziendale, Marco Bigherati in una nota inviata all’Asm, alla Regione Basilicata e al Ministero denunciato:

“la grave situazione in cui versa il comparto operatorio dell’ospedale di Policoro (MT).

Nei giorni scorsi abbiamo accolto le segnalazioni che ci sono giunte dai lavoratori del Comparto operatorio del Ospedale di Policoro che denunciano una gravissima carenza di infermieri, tale da rendere molto difficile la fruizione di ferie e permessi vari.

In realtà noi di Fials Matera avevamo già inviato a ottobre 2020 un’altra nota di pari oggetto che non ha mai avuto risposte da parte della Asm.

Oggi la situazione è ancora più grave perché il personale è allo stremo dopo aver garantito, con grande abnegazione, in tutti questi mesi il normale svolgimento delle attività operatorie.

Ricordiamo che il personale infermieristico del Comparto operatorio di Policoro oltre alle attività proprie deve anche provvedere al lavaggio, confezionamento e sterilizzazione dello strumentario chirurgico e deve garantire anche l’approvvigionamento del materiale proveniente dai magazzini e dalla farmacia perché non vi è un Coordinatore delle attività.

Il tutto è aggravato anche dalla quasi totale assenza di personale di supporto: gli Oss sono solamente in 3 per tutto il comparto ed i 2 ausiliari vengono utilizzati sia per dare una mano nelle sale ma soprattutto per le pulizie, perché non vi è il personale della ditta esterna come invece accade a Matera.

Questa situazione è diventata insostenibile perché, dopo diversi mesi di Pandemia, il personale è a rischio stress lavoro correlato.

Nei mesi scorsi sia il Dg facente funzione, Annese, e sia l’assessore Leone avevano annunciato 80 assunzioni di infermieri, ma al momento ci risulta non sia arrivato nessuno.

Pertanto chiediamo di provvedere urgentemente a ricorrere ad assumere urgentemente anche perché la vicina Puglia, più attrattiva perché offre contratti lunghi e stabili, rischia di svuotare le nostre strutture sia pubbliche che private.

Chiediamo interventi urgenti ed immediati, altrimenti saremo presto costretti ad attivare azioni dimostrative anche attraverso lo stato di agitazione del personale”.