Matera: più facile la Costituzione con un libro a fumetti consegnato a questi giovani studenti direttamente dal Presidente Cicala! Le foto

Giovedì 23 Settembre 2021, il Presidente del Consiglio della Regione Basilicata, Carmine Cicala, nell’ambito del percorso di cittadinanza attiva promosso dall’ente regionale, ha incontrato a Matera gli allievi delle classi terze della scuola secondaria dell’Istituto Minozzi Festa per consegnare loro una copia del libro “La Costituzione Italiana e lo Statuto della Regione Basilicata”.

Il volume, magistralmente illustrato dal fumettista materano Giuseppe Palumbo, vuole avvicinare i ragazzi alla conoscenza della Costituzione e dello Statuto regionale.

In particolare, vuole rendere facilmente comprensibili i meccanismi che regolano la vita democratica, i diritti e doveri, la presa di consapevolezza del nesso inscindibile tra responsabilità del singolo e impatto sulla comunità.

Lo statuto regionale è una fonte del diritto che, in virtù del principio di autonomia, disciplina l’organizzazione interna delle Regioni, indica i fini che l’ente intende perseguire e detta le regole fondamentali a cui essa dovrà attenersi nell’esercizio della sua attività.

Ai sensi dell’articolo 123 della Costituzione, lo statuto determina la forma di governo e i principi fondamentali dell’organizzazione e del funzionamento della Regione; quello della Regione Basilicata è stato approvato con Legge regionale e pubblicato il 17 novembre del 2016.

Gli ospiti sono stati accolti nel plesso della secondaria di primo grado in Via Lanera dalla Dirigente scolastica Maria Rosaria Santeramo e dalla piccola orchestra della scuola che ha eseguito una selezione di brani.

Erano presenti anche:

  • il Sindaco di Matera, Domenico Bennardi;
  • Rosaria Cancelliere dell’Ufficio scolastico Regionale di Basilicata;
  • Pierluigi Maulella Barrese, Coordinatore della Struttura di Informazione, Comunicazione ed Eventi del Consiglio Regionale della Basilicata.

I ragazzi delle classi terze hanno mostrato dei video clip, da loro ideati e prodotti, sul tema della tutela del Patrimonio storico culturale e paesaggistico della Basilicata.

Gli ospiti hanno apprezzato il lavoro dei ragazzi e li hanno incoraggiati ad essere sempre più cittadini attivi e protagonisti a tutti gli effetti della vita del territorio.

L’iniziativa si lega anche alla riorganizzazione, a livello nazionale, dell’educazione civica, che, negli ultimi tempi è stata un po’ la “cenerentola” delle materie, una disciplina reclusa, nascosta e trascurata nel panorama scolastico.

Adesso la cittadinanza rientra in classe come la principessa della favola, con tanto di cavalli e carrozza.

La sperimentazione triennale in atto nella scuola italiana ha un po’ questa ambizione: che l’educazione civica dia la curvatura a tutto il curricolo e sia il fil rouge di tutta l’attività didattica.

La legge 92 del 20 agosto 2019 infatti, ha introdotto, o meglio, reintrodotto l’insegnamento dell’educazione civica intesa come linea d’orizzonte delle diverse discipline e come cerniera tra la scuola, la famiglia e il territorio.

Le ore di educazione civica sono oggi “spalmate” all’interno dei diversi insegnamenti e affidate quindi a tutti i docenti che sono effettivamente contitolari della materia.

Nelle Linee guida del MIUR si legge:

“La Legge ponendo a fondamento dell’educazione civica la conoscenza della Costituzione Italiana, la riconosce non solo come norma cardine del nostro ordinamento, ma anche come criterio per identificare diritti, doveri, compiti, comportamenti personali e istituzionali, finalizzati a promuovere il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

La Carta è in sostanza un codice chiaro e organico di valenza culturale e pedagogica, capace di accogliere e dare senso e orientamento in particolare alle persone che vivono nella scuola e alle discipline e alle attività che vi si svolgono”.

Al cuore della nuova educazione civica c’è dunque la cittadinanza attiva, agita e partecipata.

L’avvento della pandemia ha messo in luce quanto sia urgente e attuale una riflessione sul come la scuola debba farsi sempre più vicina alle famiglie e abbattere le barriere del gap economico e sociale e dell’isolamento.

L’educazione civica è senz’altro uno strumento utile in tal senso.

È questo l’impegno della scuola secondaria Nicola Festa in questo anno scolastico 2021/22 che parte pieno di speranza.

Sin dal mese di giugno i Consigli di classe sono stati impegnati nella formazione e nella progettazione al fine di garantire ad ogni alunno il raggiungimento delle competenze di cittadinanza.

Tante le iniziative in campo.

Tutte prevedono la realizzazione di un prodotto finale originale e creativo, che sia un compito autentico, di realtà, non teorico e ripetitivo, ma agito nell’esperienza e documentato nei processi.

La ricaduta culturale sarà certamente d’impatto nella vita dei ragazzi e nel territorio.

Vi racconteremo passo passo il percorso di questa scommessa cominciata con un parterre di ospiti e relatori così prestigiosi.

Ecco le foto che testimoniano alcuni momenti della giornata.